Imperativo categorico: svendere!
Tu svendi io mi supervaluto!
Ultimamente si fa un gran parlare di piattaforme che fanno incontrare la domanda con l'offerta a prezzi scontatissimi.
Ristoranti, alberghi, centri medici, centri benessere, centri estetici che offrono, anzi svendono, i loro servizi a prezzi stracciatissimi; un'email quotidiana (di solito vengono inviate verso le 5 di mattina in modo tale che poi l'utente se le ritrovi tra le prime email del giorno da leggere) che ti informa di tutte le straordinarie opportunità, anzi svendite, di cui puoi usufruire nella tua città e…. il gioco è fatto.
Tutti felici e contenti.
Ma è così?
La più importante di queste piattaforme, Groupon, ha rifiutato un'offerta da 6 miliardi di dollari per essere acquisita da Google e si dice che si stia preparando ad una IPO (offerta pubblica iniziale) da 15 miliardi di dollari…
Insomma sembra che a svendere si diventi miliardari…
Ma è così?
Essendo i centri estetici e medici i principali protagonisti di queste svendite non potevo non interessarmi maggiormente a questo fenomeno visto che per professione, ma anche per una strana commistione di eventi, sono una web marketer ed una beauty broker.
Dopo aver inutilmente (se non sei il titolare di un'attività Groupon non ti dà nessuna info) provato a contattare Groupon per capire se era possibile una collaborazione in qualche forma per poter dare un servizio in più alla mia clientela che opera nel settore dell'estetica e del benessere, ho chiesto direttamente ad un centro estetico che aveva avuto un'esperienza con Groupon.
In sintesi queste le condizioni.
Prendiamo un deal come tanti:
rilassanti a 120 Euro invece di 600.
Affrettati, solo 300 coupon disponili!
Quanto guadagna il centro estetico in questo caso?
60 euro per ogni persona che si presenterà e che mostrerà il coupon acquistato sul portale: soldi che gli verranno accreditati solo dopo 30 giorni dalla presentazione del codice coupon del cliente che ha usufruito del sevizio.
Quanto guadagna Groupon in questo caso?
120 euro subito per ogni coupon acquistato sul portale al quale verrà detratta la somma di 60 euro dopo 30 giorni che questo coupon verrà usato, ma solo se verrà usato: e già perché il Centro Estetico non guadagnerà nulla su quei coupon acquistati ma mai utilizzati e che sono molti di più di quel che si possa pensare.
Ed ora facciamoci due conti: per un trattamento di circa 1 ora di cavitazione e linfodrenaggio (che vi assicuro è 1 ora molto impegnativa operativamente parlando) l’operatrice del Centro Estetico svenderà il suo lavoro a 12 euro l'ora.
Ora, mentre sono chiarissime le ragioni per cui Groupon si dia cosi tanto da fare, lo sono apparentemente meno quelle di chi accetta di svendere così il proprio lavoro e la propria professione.
Le ragioni per cui sono molti i Centri Estetici ad accettare? Sono molteplici e tutte riconducibili sotto lo stesso comune denominatore: LA CRISI. Due anni fa nessun centro estetico avrebbe accettato condizioni così "mortificanti".
Di seguito una collezione di risposte che ho ricevuto:
"il centro a due passi da me "svende" e lo devo per forza fare anche io"
"sono circondata da centri "cinesi" che svendono a 6 euro l'ora"
"qui in questa zona sono molte le estetiste che lavorano a casa (in nero) e si possono permettere prezzi pazzeschi ed io non lavoro più"
E soprattutto
"Così almeno acquisto visibilità su Internet".
E sì, perché effettivamene il punto di forza di queste piattaforme è la newsletter che raggiunge ogni mattina migliaia di persone. Migliaia sono dunque i potenziali clienti che verranno a conoscenza del centro estetico del giorno. In sintesi Groupon indirettamente dice all'erogatore dei servizi: è meglio lavorare a 12 euro l'ora che non lavorare affatto; per continuare ad esercitare la tua professione e per avere visibilità sul web devi svendere.
Ma questa enorme visibilità sul popolo della rete è gloria o vanagloria?
Chi acquista il coupon lo fa solo ed esclusivamente perché (apparentemente) gli conviene e non perché ha scelto quel Centro Estetico come suo punto di riferimento. Una volta che ha "consumato" il servizio è molto difficile che ci tornerà: perché il più delle volte è lontanto dalla sua zona, perché è affezionato in fin dei conti al proprio Centro Estetico, e soprattutto perché il più delle volte il servizio che ha ottenuto non è in linea con le proprie aspettative. Saggezza popolare: "poco pagare, poco avere"; con questo non voglio generalizzare, ma nessuno mai mi convincerà che una seduta estetica che normalmente costa 120 euro possa essere uguale ad una che ne cosa solo 12. Per non parlare poi dei tempi di attesa a cui si è costretti il più delle volte a subire per poter usufruire di un servizio che, anche se poco è stato pagato subito.
Ed allora, dopo essere stati in rete "Re per una Notte", l'erogatore del servizio ritorna nell'anonimato di prima. Nè più né meno.
Ma sulle spalle di chi è costretto a svendere, c'è chi invece può dire NO a Google e rifiutare 6 miliardi di dollari per preparasi ad una supervalutazione di se stessi da 15 miliardi di euro.
Più tu svendi più io mi supervaluto...io trovo che ci sia qualcosa di perverso in tutto ciò.
Concludo rivolgendomi direttamente a compratori e (s)venditori.
Ai compratori direi: perché questa folle corsa ad acquistare occasioni? A comprare "benessere" a tutti i costi solo perché costa poco? Perché non riacquistiamo il "piacere" di regalarci, quando vogliamo e quando possiamo, un momento tutto nostro pagandolo il giusto e ricevendo e pretendendo in cambio un servizio di qualità da chi abbiamo scelto liberamente e senza "imposizioni" di nessuna sorta?
Ai venditori direi: perché non riappropriarsi della propria professione, perché non puntare su un servizio di qualità e perché non far girare i soldi in maniera più sana? Perché non pagare dei professionisti per avere visibilità sul web con un sito internet ben fatto e ben pensato, con delle campagne e strategie di webmarketing per accrescere sempre di più la propria clientela? La rete ritornerà uno strumento di pubblicità e di visibilità molto importante e fondamentale, ma sarà la vostra professione a fare tutto il resto: i Clienti verranno da voi perché vi sceglieranno e non perché voi svenderete; e credo che questo faccia una gran bella differenza.
Ad entrambi utopisticamente e forse anche anacronisticamente direi:
Spezziamo questa pericolosa e perversa catena che ci fa perdere il vero senso delle cose.